DYGL – 2013

Perso nel dedalo di sentieri musicali chiamato SoundCloud, mi fermo a prendere fiato e scopro i DYGL. Una band che già dal nome della miglior canzone (Nashville) fra le poche  presenti sul loro canale, riesce a scombinare le idee: si tratta di una band Giapponese il cui suono non potrebbe essere più lontano dal country/songwriting che si riconduce alla città del Tennessee.

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Allora uno pensa che si tratti di qualcosa sulla falsariga del loro connazionale Shugo Tokumaru (per chi non lo conoscesse, è “er Sufjan Stevens de Tokyo”), ma il suono dei DYGL è una sorta di lo-fi pop che ricorda The Drums (Waves), così come le Vivian Girls (Let’s Get Into Your Car), in cui nella maggior parte dei casi le voci sono affidate a volumi bassi e distorsioni volte a creare con decisione un effetto di soppressione melodica che riporta a galla le influenze noise della cultura del sol levante.

Mi sembra di essere Ghezzi, scusate. Il punto è che la cosa più interessante della band, a nostro parere, è proprio la capacità di offrire melodie ed armonie “catchy” e di sporcarle con grande gusto e sensibilità. Il risultato finale è quindi un miscuglio pop che funziona molto bene a dispetto delle lacune tecniche.

Una band da tenere d’occhio quindi, intanto gustatevi il pezzo forte.

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